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Torre dell’Orso tra mare e storia

A metà strada tra Lecce ed Otranto, la Puglia si trasforma in un sogno difficilmente removibile dalla memoria di una persona. Il mare, così come lo desideriamo da sempre, si para di fronte a voi in uno specchio di limpidi riflessi e di spiagge bianchissime.

Torre dell’Orso è una piccola frazione facente parte di Melendugno, comune nella provincia di Lecce. Affacciata sul Mar Adriatico, la sua vicinanza con il Canale d’Otranto fa sì che le sue acque siano tra le più limpide di tutto l’Adriatico. Una condizione che ha consentito alla località marina di ottenere la “Bandiera Blu d’Europa” dalla FEE (Foundation for Enviromental Education). La particolare conformazione “a golfo” delle sue coste costituisce un ambiente naturale per la villeggiatura per le famiglie e le persone anziane, che possono godere appieno della tranquillità delle sue acque. La possibilità di soggiornare a Torre dell’Orso vi consentirà di poter usufruire di uno spazio balneare della lunghezza di circa 800 metri, il tutto riparato da alte scogliere e dalla pineta lì collocata dall’uomo nella prima metà dl ‘900, come intervento di bonifica della zona.

Le meraviglie di questa zona sono perlopiù riconducibili al mare, e proprio ad esso si lega la fantastica ed emozionante leggenda dei faraglioni di Torre dell’Orso. Le due grandi strutture naturali sono note anche come “Le Due Sorelle”, un nome legato al racconto tramandato riguardo la morte di due sorelle che, in una giornata di mare, erano annegate nelle acque di Torre dell’Orso senza riuscire a tornare a riva. Le divinità, emozionate dalla disavventura delle due sorelle, vollero omaggiarle ergendo i due faraglioni come perenne ricordo del loro sacrificio (qui ulteriori dettagli).

Di grande importanza storico religiosa, poi, c’è la Grotta di San Cristoforo. Adibita a luogo di culto già al tempo dei romani, è nota soprattutto per la presenza di graffiti al suo interno, e per il ritrovamento di oggetti e monili di varie epoche. Il luogo è stato sottoposto a varie distruzioni nel periodo medievale, ma il segno lasciato dalla presenza umana è ben visibile sulle pareti, con incisioni lasciate lì da viaggiatori e mercanti di ogni origine che chiedevano la protezione del santo prima di partire per i loro viaggi.

A vegliare su tutto questo ambiente desiderabile si staglia, sempre fiera dal suo sperone di roccia delle scogliere, la torre di guardia che risale al sedicesimo secolo. La torre è il risultato delle idee dei fratelli Garrapa, che nella seconda metà del sedicesimo secolo la costruirono su un progetto su base quadrata, ergendola a forma di piramide tronca. In origine la sua costruzione fu voluta per consentire gli avvistamenti delle navi e delle flotte nemiche in avvicinamento, ma, già anni prima del suo completamento venne più volte utilizzata come base per cannoni a lunga gittata per la difesa degli insediamenti.

Impossibile non notare la “potenza” attrattiva di un luogo come Torre dell’Orso. Il grande vantaggio del “talento” naturale di un posto nato per essere vissuto va ad arricchire il suo valore storico archeologico. La ricettività delle strutture permette di poter godere in pieno di un luogo come questo, che permetterà a tutta la famiglia di avere ricordi indelebili di uno di migliori angoli di Puglia.

Si ringrazia nelsalento.com per la foto.

Veronica: